Sconfinando

E ancora mi domando perchè


Ieri sera mi sono lasciata convincere e ho accettato l'invito a partecipare a una serata di degustazione di birra. Mica si può sempre fare gli asociali.Serata piacevole, compagnia gradevolissima, istrionico degustatore, affabulatore ironico. Interessanti le birre, singolari gli accostamenti gastronomici. Elevato il tasso alcolico degli ultimi "assaggi".Ora sto cercando di capire cosa mi è rimasto della serata. Mal di testa a parte, ça va sans dire.Dunque: lasciando perdere gli aneddoti, le differenze tra le fermentazioni, le temperature, i lieviti vivi, i bicchieri e le tecniche per versare la birra dalla bottiglia, credo di aver capito che dovrei cospargermi il capo di cenere per acquistare le birre al supermercato e ancor di più per trovarne alcune anche gradevoli.Ovviamente, secondo l'estroso degustatore, in questo caso non vale la regola del de gustibus non est disputandum.E dalla sua espressione davanti ad alcune domande credo che abbia coniato un suo personalissimo de gustibus est sputtacchiandum.Poco importa se quando ha citato i batteri del lambic i nostri sguardi si sono velati.Il problema - ha detto - è che non abbiamo aperto abbastanza la nostra mente.La prossima volta prima faccio un'oretta di meditazione.Giuro.