Sconfinando

Dei 365


Prima fu forse l'agenda della banca. Poi quella che portava a casa la zia: blu, a righe, con le cartine in fondo e i prefissi telefonici all'inizio. Poi le Holly Hobby. E le prime Smemorande. Che Smemo le si son chiamate dopo. E mi venivano regalate a Natale e io fremevo fino al primo gennaio per iniziare a scriverci sopra. Perchč mi piaceva quel profumo di nuovo. E le pagine bianche. E l'idea di quel che ci avrei scritto. O la speranza.E al 31 dicembre erano alte il doppio, per i fogli inseriti, i biglietti, le foto, anche uno stecchetto del ghiacciolo che avevamo mangiato insieme.Poi sono arrivate le moleskine. Insomma, davano quel po' di tono in pių nella tracolla di cuoio. E sono anche restate, sempre per l'idea, che forse vale pių della sostanza. Piene di parole, scarabocchi. Furiose cancellature e tentativi di bella grafia. A volte scritte a matita, che a distanza di anni quasi non si leggono pių. E chiudi gli occhi e segui i segni sotto le dita, cercando di indovinare le parole.Lo spessore di uno stato d'animo.L'approdo qui č arrivato dopo altre spiagge. E mi domando se davvero un luogo vale l'altro. Forse si. Qui o altrove. Luogo e/o non luogo. Posso averli tutti e due?Un anno.Sarebbe l'ora di un quaderno nuovo.Ma ci sono ancora fogli.Credo.