Sconfinando

Rientri


E un po' mi dà da pensare questa storia del rientro.Perchè quel che non capisco è dove devo rientrare.Perchè in me già ci sono.E nella mia vita pure.Un po' mi viene il dubbio che sia un rientro nella vita altrui.Perchè poi arrivano le telefonate, dall'ufficio e da tizio e da caio. E tutte iniziano con la stessa frase. Quell'allora, come è andata che assomiglia un po' al vago come va. Di circostanza. In realtà non credo che gli interessi molto il saperlo, a meno che uno non possa colorire il racconto con qualche sciagura o con qualche avventura spaziale. Tipo una rapina o un assalto da un'astronave aliena.Ma siccome così non è, la domanda è un pro-forma e pro-forma è la risposta.Sì sì tutto bene, magari con il tutto bene ripetuto due volte, che rende il tutto un po' più incisivo.E poi iniziano a investirti di informazioni delle quali hai fatto a meno per un po' di giorni. Il lavoro, l'appuntamento preso tempo fa e che ora saresti anche nello stato d'animo migliore per disdire. Più tutto il resto.Ed è lì che ti rendi conto che sono loro che ti stanno riprendendo nelle loro vite, cercando di farsi di nuovo varco nella tua.Che in questo momento è sospesa tra un dentro e un fuori.Fatta anche di libri che guardi con un sorriso, mentre li riponi nello scaffale, evitando di sfilare dalle pagine il biglietto di quel museo o di quel treno, consapevole che quando li rivedrai saranno spunto per un ricordo.Do you remember?