L'ho conosciuta - letterariamente parlando - alle medie. Era il 1975. Forse il 1976. Il mio professore di storia mi disse "Leggila, poi ne parliamo". Mi diede in mano "Niente e così sia" me lo ricordo.Ce l'ho ancora. In quell'edizione. Lei con le treccine, sulla copertina del libro.L'ho letta allora. E poi andai avanti e a ritroso.Scoprendo quel che non conoscevo e quel che non aveva ancora scritto.Arrivò Insciallah.Lessi anche quello.E poi l'11 settembre.E i suoi pamphlet.Lessi quello che pubblicò sul Corriere della Sera e rimasi esterrefatta. Esterrefatta dal tono, dalla veemenza, dalla rabbia, che andava oltre ogni possibilità di dialogo.Da allora non l'ho letta più.Pochi stralci, ma era uscita dalle mie corde.Non per le sue idee - che un confronto ha sempre un senso - ma per il suo livore.So che la malattia le era compagna da tempo.Che riposi, ora.