Sconfinando

E se...


Quando vengono alla luce storie come quella di Piero Welby e risuonano nell'aria appelli come quello dei giorni scorsi, per me è inevitabile la domanda se succedesse a me, cosa farei.Ed è chiaro che questo è un ambito in un cui le singole coscienze, i credo, persino gli stati d'animo hanno un peso e un valore che va davvero oltre la forza di legge. Un dibattito è necessario, sempre.Ma prima ancora del dibattito è fondamentale una profonda riflessione, dei singoli, dei cittadini, dei movimenti. Inevitabilmente la questione diventa politica, nell'accezione più ampia che la parola politica ha. Evitabile, ed è auspicabile che così sia, è invece farla diventare partitica.Che partitica è tutta un'altra cosa.Evitabile, ancora di più, è limitare la riflessione alla sola eutanasia. Fermarsi al solo diritto alla morte è insidioso, facile terreno di equivoci strumentali. Il diritto alla buona morte è il vero terreno di riflessione.Per tutti.Senza dimenticare la ricerca scientifica, terreno sul quale le risposte devono e possono essere anche istituzionali.