Sconfinando

Fanta-scienza


Da bambina ero convinta che dal 2000 in poi avremmo viaggiato tutti con razzi e astronavi e che ci saremmo nutriti in pillole e cibi liofilizzati al sapore di tutto. Sono certa di non essere stata la sola. E le facce sconsolate dei miei vicini di tangenziale al mattino sono la conferma che al teletrasporto ci avevamo creduto un po' tutti.La fantascienza, per dirla in poche parole, per me andava pių d'accordo con la fantasia che con la dinamica e l'ingegneria.
E poi c'erano quei cartoni animati, i Jetsons credo che si chiamassero, che contribuivano non poco a distorcere le mie idee su un futuro possibile. E' con lo stesso spirito di allora che sono andata a leggermi il blog di Anousheh Ansari, la prima turista dello spazio, in questo momento in vacanza sulla Iss, la stazione spaziale che orbita intorno alla terra.Mi aspettavo - e ho trovato - un racconto meno tecnico e pių concreto, magari anche pių emozionale, come č normale che sia.Sulla concretezza niente da dire. Anousheh č chiara: keeping good hygiene in space is not easy e racconta quanto sia complicato lavarsi i denti, per non parlare dei capelli. Racconta delle salviette asciutte e di quelle bagnate. Racconta della nausea dopo il primo risveglio e dei pasti liofilizzati. Prevedibile: ci sono quindici basic meals, ma, assicura, dopo sei mesi quella sbobba stuferebbe chiunque. Ecco perchč i veterani della Iss si lanciano in arditi accostamenti. Insomma, non esattamente desperate housewives, ma un bel colpo per la mia fantasia di bambina.In fondo, dopo i Jetsons era arrivato David Bowie...