Sconfinando

Terapia anti-banalità


Non è solo questione di stanchezza. E' che mal reggo l'ovvietà. Meno ancora reggo la finta ovvietà spacciata (il termine non è casuale) in mala fede.Non sono un medico, non sono un farmacista, non ho conoscenze adeguate per valutare o meno l'efficacia dell'utilizzo di farmaci a base di cannabinoidi nella terapia del dolore, in casi diversi dalle malattie allo stadio terminale.So che mi è capitato di vedere all'estero come le terapie del dolore, con oppiacei e morfine, vengono utilizzate nel rispetto del malato e in suo aiuto.So di aver visto agli stessi malati, riportati in Italia e ospedalizzati in strutture locali, negato qualsiasi supporto che potesse essere anche solo lontanamente essere avvicinato alla terapia del dolore con la scusa che da noi non si usa. Questo so.E so anche un'altra cosa.Farmaci a base di cannabinoidi non significa canne.E' in mala fade chi si lancia in queste campagne.E' in mala fede chi invia una newsletter il cui titolo di apertura è "Una canna per non soffrire".