Sconfinando

Del diventar grandi


Leggo sul blog di magdalene57 una riflessione sul come si diventa grandi e sul cosa in fondo si perde o si teme di perdere diventando grandi.Da lei ho già risposto, ma il tema mi solletica troppo per lasciarlo cadere nello spazio di un post.Confesso che mi ha colpito leggere tra i commenti un diventar grandi... che noia! Perchè per quel che mi riguarda è solo l'esser diventata grande e l'averlo accettato che mi ha consentito di riconoscere in G. il compagno che desideravo accanto a me. È solo l'essere diventata grande che ci ha portato verso un progetto di vita e di famiglia, che ci ha spinti verso l’avventura di esser (o tentar d’essere) genitori. Non rimpiango i tempi in cui grande non ero – o non mi ci sentivo – perché amo la consapevolezza di oggi. E perché l’esser diventata grande non mi ha tolto né i sogni, né i sorrisi, né lo stupore.Magdalene mi ricorda che sono in tanti a non ricordare più dove hanno lasciato le loro biglie di vetro.È vero, senza dubbio è così.Ma è altrettanto vero che sono tanti anche coloro che del loro animo fanciullo si fanno schermo per non vedere ciò che col tempo sono diventati.