Sconfinando

Dell'elefante. E della memoria


Ci son notizie che senti per radio e forse non ci fai neppure più di tanto caso. Se non che poi ci incappi più e più volte nella giornata. E ti fermi a ripensarci.Qui si parla di elefanti, che come gli uomini, le scimmie e i delfini, forse sanno riconoscersi allo specchio. Per lo meno, tre femmine di elefante indiano dello zoo di New York sanno farlo.Scoperta importante, trillano su Proceedings of the National Academy of Sciences. Perchè indice di una forma sociale complessa, non distante da quella dell'uomo.A me questa storia degli specchi affascina. Perchè spesso mi domando se mi riconosco in ciò che di me vedo e in ciò che altri di me vedono. E uso spesso questo luogo come una sorta di Alice dentro e fuori lo specchio.E poi c'è quel passo in più, che riesco a fare con gli occhi chiusi e mai davanti a uno specchio vero. Vedere ciò che ero e che sono stata. Non ciò che sarò, quello proprio no.Sfogliare a ritroso le pagine scritte sul viso e sulle mani, in un gioco della memoria, più che del ricordo.Forse potrei chiedere all'elefante come farlo meglio. [l'immagine delle gondole allo specchio è di Sergio Del Pero]