Sconfinando

Caro Bill, stupiscimi, please


Da una parte i diritti umani. Dall'altro le opportunità di business. E la bilancia per una volta sembra pendere verso i diritti umani.Troppo bello per sembrar vero.Troppo strano per riuscire a crederci.Eppure le dichiarazioni hanno fatto il giro delle agenzie di mezzo mondo e non ho ancora letto alcuna smentita. Dunque Bill Gates sarebbe pronto a riconsiderare la presenza della sua azienda sul mercato cinese e su tutti i mercati considerati non democratici, perchè, stando alle dichiarazioni di Fred Tipson, consulente e portavoce di Microsoft presso il Forum Mondiale sulla governabilità di Internet (Fgi) in corso ad Atene, è arrivato il momento di decidere "se la persecuzione dei bloggers da parte delle autorità di quei paesi ha raggiunto un punto inaccettabile e incompatibile con il fare business lì".Presa di posizione interessante, senza dubbio.Soprattutto se si tiene conto che realtà come Google o come Yahoo pur di poter restare in Cina hanno accettato compromessi discutibili, con severe operazioni di autocensura per non incorrere nell'ostracismo delle autorità locali.Pecunia non olet, si sa.Per questo fa un po' strano vedere un'azienda come Microsoft mettere in discussione la propria presenza su mercati che valgono decine di milioni di nuovi utenti e clienti.E ancora di più fa strano, se si pensa che all'inizio dell'anno fu proprio Microsoft che spontaneamente e senza sollecito alcuno censurò il blog del dissidente cinese Zhao Jing, considerato troppo critico nei confronti di Pechino.La questione mi sembra per lo meno strana.Cosa è cambiato da gennaio a oggi?Cosa significa riconsiderare la propria presenza sull'uno o sull'altro mercato?E soprattutto: sarà davvero capace Microsoft di giocare alla mosca bianca, proprio mentre nessuno si fa scrupoli a trattare affari con Pechino?Mi siedo sulla sponda del fiume e aspetto.zio Bill, per una volta, stupiscimi!