Sconfinando

Dei baci e degli abbracci


Questa cosa in realtà mi frulla in testa da un po' di tempo. Ti bacio. E ti abbraccio. Anzi, va, abbracciamoci. C'è pure chi lo fa per strada in una sorta di abbraccio day dove si regalano abbracci in cambio di sorrisi. (Mi ricorda un po' quando nei film americani di qualche decennio fa c'era la signorina che vendeva baci in cambio di oboli per le pie dame della città).Battute a parte, baci e abbracci, per lo meno in questo mondo, se ne danno a profusione. In quello reale, tendenzialmente ancor di più. Forse meno affettuosi, molti decisamente di circostanza. Ancor di più se ne danno fosse solo perchè si usa.E io in questo abbracciamento collettivo e universale mi sento sempre un po' a disagio.Perchè se è vero che dentro di me sono capace di abbracci cosmici, esteriormente non lo so fare. Nè credo lo vorrei. Di abbracci veri, quelli stretti, quelli prolungati, quelli che dicono senza bisogno di pronunciar parole, son capace con pochi. Di tutti gli altri, tendo a fare a meno, non riuscendo però a mascherar l'impaccio. Però sorrido. A volte credo sia meglio.