Sconfinando

Empatica.mente Cassandra


Potrebbe essere l'ennesima boutade, in fondo non sarebbe nč la prima nč l'ultima. Ma su questa mi piace pensarci.Cassandra, Elena, Andromaca, Penelope: sono figure troppo forti, troppo ben delineate, troppo definite per poter essere frutto di una mente maschile. Di una mente maschile dell'epoca, soprattutto. Per questo Andrew Dalby, storico e linguista britannico, ri-lancia l'idea che Omero in realtā fosse una donna. Ri-lancia, perchč in fondo č una teoria non nuova, sulla quale aveva giā lavorato in epoca vittoriana Samuel Butler, anche lui convinto di una empatia femminile eccessiva per un autore di sesso maschile.Suggestiva teoria, lo ammetto, almeno ai miei occhi. Recentemente mi č capitato di leggere libri di autori di sesso maschile, stupendomi di quanto fossero capaci di "sentire il nostro sentire", a tal punto da domandarmi se dietro le loro parole non vi fosse magari una donna. Ma all'empatia al femminile credo. In tutte le sue accezioni, anche quelle pių negative. E' alla simpatia che credo meno. Ma questa č un'altra storia.