Sconfinando

Com'è bello questo blog


Lo so che non te l'aspetti. Lo so che gli "accordi" erano altri. Lo so. Ma stamattina, senza parlartene neanche se capiterà prima di quando leggerai questo post, mi è venuta voglia di scrivere qui alcune sensazioni che ho provato in queste 3 settimane (quasi) di assenza ufficiale da questo blog. L'ultimo a cui mi ero "aggrappato", l'ultimo di una serie poi neanche tanto lunga, a pensarci.Primo. Questo blog è tornato bello com'era prima che io arrivassi. Sono sparite certe tensioni che si accumulavano inesorabilmente ed ingiustamente su di te, Sandali, che fungevi da cerniera tra le varie rotazioni di 2 schieramenti. Uno lo semplificherei nei peliniani margheritati, l'altro negli sbloghiani (potremmo semplificare dicendo sblog e basta). Avevano ragione loro, quelli che sono più corretti di me, quelli che ti invitano anche a prendere un caffè tra un volo intercontinentale di un'amica e un post da scrivere come se fosse uno scalpo da appendere davanti alla propria tenda. Molto corretti. Molto.Secondo. Spesso ho riflettuto sulla mia napoletanità qui e nel gruppo, molto eterogeneo, che ho frequentato su libero. Quasi tutti del Nord. Quasi tutti che si spacciano per tolleranti della più sana Sinistra italiana, salvo poi non tollerare chi diventa simpatico alla bella del gruppo o alla prima della classe. Quindi vada per la pulizia etnica, vada per il mettere sotto pressione il pirla di turno (si dice così?) con tutti quegli "accorgimenti" che conosciamo bene noi dei blog. Il commento, il non-commento, il post allusivo, salvo poi dire "no, mica mi riferivo a te, ma dai, sei diventato paranoico?", e così via. Adesso il blog è anche più pulito, etnicamente parlando.Terzo. Mi rivolgo ancora a te, Signora Alla Settima. Hai fatto di tutto per rimanere equidistante, equilibrata, generosamente giusta, tra i due schieramenti. Mi hai regalato tante opportunità, compresa quella che mi sto prendendo oggi, a tua insaputa. Ma hai scelto male, fàttelo dire. Perché tu hai scelto. Hai scelto, nello spazio pubblico, di tacere e chi tace acconsente. Nonostante tutto il personaggio dell'anno per me resti tu. E ti dedico anche quella copertina (te la rubo, non ti dispiace, lo so). E' un blog bellissimo, questo, ancora più bello senza laboratori e con tanti commentatori corretti, mica come me, che resterò solo un tuo lettore affascinato.Mi concedo un altro lusso. Non risponderò ad eventuali commenti. Ciao.