Sconfinando

Bolle.ggi.ando


Alla fine lo abbiamo incontrato. Lui. Il Divino. Un'ora e mezzo di parole, di racconti. Degli inizi, della fatica, dell'esercizio costante, della dedizione monacale a un corpo che diventa esso stesso clausura. Delle sue partner, dalla Ferri alla Guillem. Di Roland Petit e di Nureyev, che gli fece ripetere e ripetere una sbarra, invitandolo poi a interpretar con lui Tazio de La Morte a Venezia. Di una famiglia da sempre al suo fianco e di un'adolescenza vissuta con la fatica della lontananza da casa. Cosė Divino. E cosė umano, per fortuna.[Per le ragazze, entusiasmo alle stelle, foto a profusione e autografo d'ordinanza. Che volere di pių?]