Sconfinando

Magica.mente


Il ritorno al pensiero magico, a quei piccoli riti, alle piccole superstizioni, ai mantra o ai gesti scaramantici, che non si ammetterebbero ma ci sono. Pratiche e convinzioni molto più diffuse di quanto si potrebbe pensare, tanto da meritarsi tutta una pletora di studi nelle solite università di Washington, del Texas e del Michigan. Ne parla il New York Times, ripreso poi da Repubblica. C'è una certa indulgenza nel guardare i rituali dei tifosi dell'uno o dell'altro sport, c'è una certa simpatia nel raccontare i gesti scaramantici degli studenti prima di un esame. Poi però ci si domanda perchè. Perchè poi uno certe cose le fa d'istinto, lasciando davvero che il pensiero magico (fosse solo per un attimo) prenda il posto della logica e del raziocinio. Per combattere lo stress, dicono. Per tenere a bada le paure. Per mille motivi, ognuno soggettivamente reale e oggettivamente inspiegabile. Delle mie piccole scaramanzie quotidiane credo di aver già scritto tempo fa, soprattutto per quanto riguarda la randomizzazione musicale. Ovviamente tutto questo fa a pugni con la logica e il raziocinio. Però è un modo per convogliare le energie dove mi servono. E nel modo migliore. Per questo non mi vergogno a barare. La randomizzazione musicale stamattina era molto poco random.