Sconfinando

Minima moralia


Quando uscirono sul mercato i primi videotelefoni mi ricordo un proliferare di dicerie fantasiose, di chi, con una buona dose di voyeurismo per altro, immaginava interlocutori in déshabillé, in luoghi poco consoni a telefonate di tipo professionale o addirittura imbarazzati nel mostrare di essere in un luogo diverso da quello dichiarato. Possibilmente in compagnia poco legittima.Ma se la reperibilità è diventato un problema, qualcuno ha pensato anche alla soluzione. Ad esempio una società taiwanese che ha deciso di integrare nei suoi telefoni di ultima generazione una nuova funzione che consente di inserire nella conversazione un rumore di fondo registrato all'uopo, per far credere di essere in stazione, in aeroporto, nel traffico o in aperta campagna quando invece ci si trova in tutt'altre faccende affaccendati.Entusiasta, l'asiatico ingegnere che presentava la novità sosteneva quanto sia importante la libertà di poter liquidare il proprio capo simulando di essere in procinto di prendere un treno in corsa, o di zittire una fidanzata gelosa, fingendo di trovarsi a un maschio incontro di rugby.Freedom of choice ha ripetuto più volte.Libertà di mentire, dico io.Francamente perplessa sia per l'inutilità dell'innovazione, sia per il messaggio che porta con sè.[l'immagine è ripresa dal blog Nacion Apache]