Sconfinando

Ricordanza


Voi che vivete sicuriNelle vostre tiepide case;Voi che trovate tornando la seraIl cibo caldo e visi amici:Considerate se questo è un uomoChe lavora nel fangoChe non conosce la paceChe lotta per mezzo paneChe muore per un sì e per un noConsiderate se questa è una donna,Senza capelli e senza nomeSenza più forza di ricordareVuoti gli occhi e freddo il gremboCome una rana d'inverno:Meditate che questo è stato:Vi comando queste parole:Scolpitele nel vostro cuoreStando in casa andando per via,Coricandovi alzandovi;Ripetetele ai vostri figli:O vi si sfaccia la casa,La malattia vi impedisca,I vostri cari torcano il viso da voi.Ci sono momenti ed eventi che semplicemente non si possono dimenticare. Non sono numeri di telefono, non sono nomi di compagni di classe che in qualche modo si confondono tra un anno e l'altro di una vita tra i banchi. Sono momenti ed eventi che non si possono dimenticare perchè devono far parte di un ricordo collettivo, perchè hanno segnato un punto di non ritorno. Perchè devono segnare un punto al quale mai più tornare. Confesso un certo fastidio quando leggo o sento che di queste giornate di memoria qualcuno riesce a percepire solo il profumo della retorica. Perchè così non è e così non dovrebbe proprio essere. La continua ricerca del distinguo o della dedicazione a 180° gradi, perchè a 360° non si può, sviliscono il significato di una riflessione profonda su quanto è accaduto. E su quanto accade. E su quanto potrebbe accadere.Credo sia poi fondamentale per i più giovani. Perchè non si tratta solo di pagine su un libro di scuola. E' con lo stesso spirito, ritengo, che con le mie figlie ricordiamo il 27 gennaio, l'8 marzo, il 25 aprile, il 1° maggio e tante date ancora. Non con il senso della celebrazione, ma con la sola speranza di capire di quale storia siamo fatti. E quanto non sia scontato ciò che siamo e ciò che abbiamo.[Tra le diverse iniziative che ogni città o scuola ha organizzato per questa giornata, mi è piaciuto il lavoro fatto alla scuola di Silvia sulla Rosa Bianca. A Magenta, invece, mi sembra bella questa iniziativa: "Leggere l'Olocausto. Centocinquanta libri per non perdere la memoria. www.ilsegnalibromagenta.it]L'immagine non è casuale. Come lo scorso anno, mi sembra importante ricordare tutti coloro che furono rinchiusi nei campi di sterminio: ebrei, zingari, omosessuali, detenuti politici, immigrati, testimoni di Geova.