Sconfinando

Panch.in.ando


Qualche tempo fa, mi ricordo, si parlava delle panchine di Trieste e della decisione della giunta comunale di eliminarle, perchè utilizzate in modo evidentemente considerato poco consono al decoro urbano. A Milano, l'ho sentito per radio l'altra sera, le panchine si possono regalare. Anzi. Sono considerate un regalo ideale per San Valentino. Un po' come qualche tempo fa si regalavano stelle e galassie, idea suggestiva ma quanto mai illlusoria, adesso all'amata o all'amato si può donare una panchina con il proprio nome, da collocare in un parco, in un giardino pubblico o in un'area verde del quartiere, naturalmente previa comunicazione all'assessorato all'arredo urbano.Certo, costa un po' di più di una confezione di Baci Perugina o di un mazzo di rose, ma vuoi mettere? Cosa sono 340 euro di fronte alla possibilità di darsi appuntamento su una panchina che reca in bella vista una targhetta con i due nomi intrecciati? Mi domando cosa succederebbe se l'amore finisse: a chi resta la panchina? Si può sostituire la targhetta? Va restituita al donatore come un tempo si faceva con l'anello di fidanzamento e tutte le lettere d'amore? Ah, dimenticavo: ho trovato il numero di telefono per ordinarla - 0288454300. Magari per San Valentino è un po' tardi, però un compleanno o un onomastico sono sempre dietro l'angolo.