Sconfinando

Lenta.mente


Questa è una sfida. Altro che mission impossibile. E' vero, socialmente tendo ad aderire all'aderibile, se ne sono convinta, va da sè. Anche se costa fatica, soprattutto se costa fatica. Soprattutto se impone un modo diverso di pensare e agire. E' chiaro, giusto per divagare un po', che la giornata del risparmio energetico di venerdì non poteva e non può ridursi in un aver spento le luci la sera. Ci sono delle abitudini che vanno gradualmente modificate. Ma tant'è.Il problema questa volta è che io mi dichiaro vinta in partenza.Non ci provo nemmeno. A che pro se tanto so che non ce la farò mai?Oggi sarebbe, anzi è, la Giornata della Lentezza. Una giornata “dedicata a quanti hanno la prepotente sensazione che il mondo giri troppo in fretta per rimanervi in equilibrio; un equilibrio che diventa sempre più precario per chi vive e lavora nelle nostre città, assecondando tempi tiranni con sforzi disumani”.Giusto. Vero. Sottoscrivo. Però, mi spiace, di lunedì proprio no (nemmeno di martedì, o mercoledì e via scivolando fino al venerdì se è per questo). Almeno fino a sera. A Milano so che in Corso Vittorio Emanuele i sostenitori di questa filosofia multeranno i piè veloce. Per fortuna lavoro in periferia. In realtà amo i tempi lenti e cerco di curarli ogni volta che posso. Con la mia famiglia e le persone che amo, soprattutto. Ma forse il renderli così preziosi e così graditi è proprio la loro rarità. Facciamo così, stasera mi impegno a centellinare un buon bicchiere di vino, nelle lunghe chiacchiere a tavola. Come sempre, cioè.