Sconfinando

In.sofferenza


Probabilmente è la stanchezza, probabilmente è l'essere sotto pressione per una serie di questioni difficilmente controllabili, probabilmente farei bene a metterci dentro la primavera, l'equinozio, l'effetto serra e il traffico in città.Così mi ritrovo a sera innervosita e irritabile.E così ho deciso che la cura migliore è dirottare verso le quisquilie le mie intolleranze. Così da poter esercitare una sana insofferenza su minuzie, salvaguardando la dialettica sulle questioni davvero esiziali.Per cui, lo dichiaro, blogghianamente parlando ci sono un paio di cose che reggo poco. Le statistiche di Shiny Stat, ad esempio. Fin che resta un divertissement, ognuno si sceglie il suo e va bene così. Pur che non se ne faccia argomento di conversazione. Francamente, ammesso e non concesso che qualcuno mi legga davvero dallo Zimbawe, andare a sondare i misteriosi percorsi che lo hanno portato da me non è cosa che mi interessi. Del resto, le vie di zio Google sono imperscrutabili. Insopportabile, poi, è il cartellino che mi avvisa, entrando in un blog, che ho un certo Ip, che il mio provider è uno piuttosto che un altro, che uso Windows Xp e Internet Explorer 7. Se abitassi a Roma direi ce lo so. Trovandomi qualche chilometro altrove, lo trovo oltremodo irritante. E' come un dito puntato, un saluto poco accogliente. Fastidioso.