Sconfinando

Del suono e del tempo


Non so quando ho smesso di sentirle. So solo che a un certo punto non ci sono state più. La prima, vicina vicina, era quella della manifattura tessile. Giusta giusta sullo scoccare delle cinque. E poi via via le altre. Le piccole e le grandi. Fino alla voce imponente della raffineria, che mordeva i chilometri per arrivare fino a noi. In un'epoca in cui il mezzogiorno lo scandiva la campana della chiesa, il fine giornata lo davano le sirene delle fabbriche. In casa di qualche mia amica, mi ricordo, si mangiava prestissimo. Sei e mezza, sette, orari impensabili per noi che già assaporavamo le delizie del nessun orario di mio padre. Non so chi ha chiuso prima: se le fabbriche o le loro sirene. Fatt'è che un giorno mi sono resa conto di non sentirle più. Anzi, di non averle sentite più da così tanto tempo da averne ormai un ricordo vago. La manifattura tessile ora è un supermercato e un condominio occupa lo spazio di un altro stabilimento di tessuti. E la raffineria... Beh, ci stava giusto giusto un polo fieristico.