Sconfinando

Bordeggi.ando


Non ho idea di come fosse Bordeaux la bionda qualche anno fa e quanto sia davvero cambiata come si legge ovunque. Di certo e' una citta' molto "passeggiabile", nella quale e' facile far sera semplicemente gironzolando tra le vie del centro e la Garonna, passando poi in rassegna cio' che la rende cara all'Unesco. Davanti alla piazza della Borsa, una grande fontana a filo strada diventa campo giochi per i bambini, "indigeni" e non. Spruzzi, acqua nebulizzata, un tappeto di quindici centimetri di acqua tiepida nel quale correre e rotolarsi. I bambini bordolesi col costumino da bagno e le nonne a bordo vasca con l'asciugamano pronto. I turisti che si arrotolano alla bellemeglio bermuda e pantaloni. I pił piccoli in mutandine. E mentre i nostri (adolescenti inclusi) non si lasciano sfuggire nemmeno uno spruzzo, si finisce col parlar di civilta' e di quel senso civico che passa attraverso il rispetto della "cosa comune e pubblica". Non una scritta, non un bocchettone rotto o divelto, non una piastrella scheggiata. Altrove, con Botero o le mucche della cow parade, e' andata diversamente. Molto diversamente. Intanto, tra di noi, scopriamo anche i lati pił pittoreschi della condivisione. Ridendoci su.