Sconfinando

As time goes by


Io non ci avevo mai pensato, a dire il vero. Però la lettura di due articoli sul Wall Street Journal ha acceso la mia curiosità. D'accordo, il tema non è dei più leggeri, ma parlarne a volte serve a esorcizzarlo un po'. Che succede alle nostre vite virtuali quando lasciamo la vita terrena? La questione è meno sciocca di quel che possa sembrare di primo acchito, soprattutto se uno in questo cosiddetto virtuale in realtà mette un se stesso vero. La giornalista del Wall Street Journal, Katherine Rosman, affronta l'argomento con le parole del cuore, raccontando la propria esperienza. Che poi è l'esperienza di una scoperta e di una nuova, magari tardiva, condivisione. Dai contatti che sua madre, appassionata collezionista di oggetti in vetro veneziano, teneva con collezionisti e inserzionisti di eBay è emerso per Katherine un flusso di affetti, simpatia, calore che negli anni la donna era riuscita a creare intorno a sè. Ed è iniziato un percorso di ri.scoperta di valori e sentimenti che è riuscito ad andare oltre ciò che Katherine definisce il "merely reminder of her death".E, a questo penso, nelle mail, in questi blog, nei siti personali, persino là dove pubblichiamo foto e immagini, c'è tanto di noi che non sempre chi ci vive accanto conosce. Per lo meno non in toto. Ed è bello pensare e sperare che non vada perduto. [poi ci sono gli aspetti burocratici. e il secondo articolo sul Wall Street li analizza. ma questi sono noiosi, come quando G. mi costringe a fare il calcolo sui contributi per la pensione]