Sconfinando

Italiana.mente Nobi(e)li


Ovvero, del farsi belli con il valore degli altri. Ieri, quando le agenzie hanno cominciato a battere le prime notizie, il moto di sorpresa e compiacimento c'è stato lo confesso. E' italiano il Nobel per la medicina, titolava il Corriere. Poi si è passati all'italo-statunitense, all'origine italiana via via scemando fino ad arrivare alla nuda e cruda verità. Renato Capecchi sarà anche nato in Italia e in Italia avrà anche passato qualche anno fortunoso. Ma la sua patria sono e restano gli Stati Uniti, dove ha studiato, dove si è formato, dove ha ricercato. Che poi la ricerca sia universale perchè a beneficio dell'umanità intera è indirizzata, è un altro discorso, che esula da questo contesto. Però, gli italiani si sono sentiti immediatamente pervasi da sacro amor patrio e vai di celebrazioni e peana. Magari un po' stupiti che questo signor Capecchi no, l'italiano non lo sa parlare, a parte forse spaghetti, pizza, mandolino e caffè. E di certo dimentichi che questo stesso signor Capecchi il Nobel se lo è meritato per i suoi studi sulle staminali. Staminali? Do you remember il referendum sulla legge 40? Ecco. E comunque Martin J. Evans e Oliver Smithies, cui è andata la stessa onorificenza, da noi non se li è filati nessuno.p.s. Ne parla anche lui. E qualche parola me l'ha tolta di blog.