Sconfinando

Much ado about... Blogs


Se ne è parlato parecchio in questi due giorni con i colleghi in fiera. E questa sera, con un po’ di tempo e pazienza, sono andata leggermi con attenzione non solo il testo, ma anche quel che si dice in giro per blog. Ma[e]ttiamola così: c’è questo disegno di legge, dal titolo molto pomposo ["Nuova disciplina dell’editoria e delega al Governo per l’emanazione di un testo unico sul riordino della legislazione nel settore editoriale (disegno di legge 3 agosto 2007)] e dall’articolazione piuttosto complessa, che di fatto imporrebbe a chiunque abbia un sito o un blog che si possa configurare come prodotto editoriale anche senza fini di lucro l’iscrizione al Registro degli Operatori delle Comunicazioni. Burocrazia a go-go, qualche euro da sborsare e, quel che più conta, una forma di controllo e tracciabilità sugli autori. Soprattutto un’idea estremamente confusa e farraginosa di cosa possa e cosa debba essere considerato “prodotto editoriale”.Così come è formulato, va da sé, il testo è fuorviante. Blog e siti personali, assimilati ai prodotti editoriali, sarebbero assoggettati alle normative sulla stampa,soprattutto per tutto quanto attiene alle responsabilità civili e penali in materia di diffamazione. Sarebbero.Se.Qualora.Quel che trovo interessante è il clima pre-isterico che accompagna la questione. Il testo è targato 3 agosto, il decreto è stato presentato il 12 ottobre e solo ora qualcuno si accorge che si tratta di misure eccessivamente restrittive. Excusatio non petita: aveva da fare tra la finanziaria e qualche premiazione. Qualcun altro, Riccardo Franco Levi, tanto per far nomi, in una serie di dichiarazioni pubbliche a tv, radio e giornali, sostiene che lo spirito del progetto non è certo quello di mettere in atto forme di controllo della libertà dei singoli utenti della rete, impraticabili, oltre che inaccettabili. E poi c’è Beppe Grillo, con tutto il suo seguito. Indignazione a piene mani e un sospetto di lana caprina. Grillo fa paura, ergo si imbavagliano i blog. Tutti e il suo per primo. Perisca Grillo con tutti i Filistei, come no. Ora, mi sembra il minimo porre la massima attenzione sull’iter di questo provvedimento, anche se sono ottimista quel tanto che basta per dire che dopo il polverone non se ne farà comunque nulla. Ma non se ne farà nulla perché l’impianto non sta in piedi e sarebbe in.sostenibile per lo Stato prima ancora che per i cittadini. Grillo, lasciamolo fuori. [l'immagine appartiene a Ikillforgod su Deviantart]Aggiornamento di domenica 21 ottobre