Sconfinando

Tempus Fugit


E' stato ieri, mentre al supermercato dribblavo i bancali traboccanti di palle di Natale e la dimostratrice che mi offriva un barattolo tra tre-chili-tre di Nutella con-in-omaggio-meraviglioso-calendario-2008 che mi sono resa conto della data. 24 novembre. Il che significa che oggi è il 25. Il che significa che tra un mese...E il ma come mi è uscito dal cuore. Il cappotto l'ho tirato fuori da poco. Qualche maglietta estiva ancora circola nel mio guardaroba e sono certa che se riuscissi ad arrivare in fondo a quel mucchio di biancheria da stirare forse una camicia sua a maniche corte ancora la troverei. Due, va.  E poi insomma la scuola è appena iniziata. Non ho ancora imparato il nuovo calendario di quest'anno e mi ritrovo a sbirciare sull'agenda se è il martedì che una finisce alle 7 e l'altra alle 8 o viceversa. Elena mi ha chiesto se è già ora di scrivere la letterina a Babbo Natale: ho negato. Esiste la posta celere. Pensaci su ancora un po'.E adesso capisco perchè il mio capo l'altro giorno mi parlava di progetti per il prossimo anno. E si è stupito quando gli ho chiesto se non era possibile lavorare su qualcosa a più breve termine. Probabilmente mi è sfuggito qualcosa. O qualcuno mi ha rubato il tempo.