Sconfinando

De spot.tibus disputandum est


E visto che siamo in tema di cool e di ennili questioni, se non si fosse capito il regalo più trendy, più in, più alla moda per il prossimo Natale è la macchinetta del caffè con le cialde. Perchè dopo aver abbandonato progressivamente le vecchie moka, il caffè dev'esssere come al bar. Con la cremina, la schiumina, un po' più lungo, un po' più corto, olè. E se tu lo vuoi forte e io lo voglio dolce e l'altro lo vuole dek, non sia mai che ci si metta d'accordo. Ognuno il suo e vai di cialdina in cialdina. Sinceramente, ancorata da decenni come sono alla mia vecchia Bialetti, non ho idea del costo delle cialde nè delle macchinette, ma cercando in giro mi sono imbattuta in questo post che un'ideuzza la dà. E va bene: i 20 centesimi della cialdina contro i 75/80 del caffè al bar sono pur sempre 50/60 centesimi in meno. Ma quando uno è a casa non capisco perchè dovrebbe scendere al bar. Il punto, però, è un altro. Per ogni cialdina c'è l'imballo, c'è l'incarto, c'è la capsula. Il che significa che per quattordici caffè che si bevono in casa nel corso della settimana, ci sono 28 oggetti da smaltire, che diventano oltre 1.500 nell'arco dell'intero anno. E poco importa se a quanto pare i produttori si stanno orientando verso plastiche e imballi bio. Provate a metterli in un bel mucchio quei millecinquecento scarti e a trasferirli da casa vostra alla discarica, magari insieme a quelli di altre cento famiglie e poi ne riparliamo. Però, intanto, in tv Georgino, Bonolis e compagni ci fanno sognare con le loro macchinette che più belle non si può. Qualcuno le chiederà a Bienne, di questo sono sicura.