Sconfinando

Dante, Atto Quinto


Serata Benigni. Seratona, va da sè. Il Quinto dell'Inferno, poi. Che, insomma, è una decisione difficile scegliere se amare di più Paolo e Francesca oppure il Conte Ugolino. E comunque richiamano, attirano, stuzzicano. Anche chi a stento ricorda quel cammin della vita lasciato a mezzo. Operazione furba, inutile negarlo. Un po' di satira prima, col gioco del tirare in ballo tutti per non scontentar nessuno, e poi spazio a Dante, finalmente. Che fosse per me sarei saltata direttamente alla seconda parte. Ma io non ho ragioni di audience da difendere. E mentre ascoltavo, prima la lunghissima presentazione e poi la lettura nuda e integrale del testo, pensavo che questo è ciò che mi aspetto dal servizio pubblico. Anche questo. Soprattutto questo. Per lo meno questo.Non so quanto costi alla Rai questa operazione-Benigni, comprese le serate che seguiranno. E probabilmente non mi interessa neppure. Perchè il valore di queste trasmissioni va oltre l'audience. E se Benigni avrà riacquistato a Dante, alla lettura e alla poesia una, due, dieci persone, la spesa sarà comunque ripagata. E questo nonostante, per me, le lecturae Dantis per eccellenza restino quelle di Vittorio Sermonti.