Sconfinando

Si, viaggiare


Spolverando gli scaffali della mia libreria, così per far contenta Fajr e pure Anobii, ho recuperato un librettino del quale mi ero del tutto dimenticata. Millelire - Stampa Alternativa. E già scriverlo è tutto un programma e, soprattutto, una datazione pressochè certa. Meglio del Carbonio 14 eh. Inter Rail Man - Manuale per chi viaggia in treno. Autore: Luca Conti.Niente di straordinario, per carità, ma di epocale sì. Perchè sfogliandolo così, a casaccio, mi sono resa conto che davvero abbiam cambiato secolo. Non sono stata una grande utente di Inter Rail. In effetti d'estate mi trasferivo in un punto o in un altro d'Europa e lì ci restavo un paio di mesi o tre. Un'andata e un ritorno. L'Inter Rail non conveniva. Conveniva invece ai miei amici, e a mio fratello, che si spostavano da un Paese all'altro in itinerari improbabili, con una serie di obiettivi che includevano il visitare il maggior numero di Paesi possibile nel mese concesso dal biglietto, conoscere quante più persone riuscissero, organizzare le trasferte in modo tale da ottimizzare tempi e costi, andare a trovare amiche e sorelle disseminate a studiare in qualunque punto del Continente, certi di un abbraccio e di un pranzo a scrocco. In anni in cui Internet era ancora in là da venire, esattamente come i cellulari, eravamo bravissimi nella consultazione degli orari dei treni, nella valutazione delle tariffe, nella scelta degli itinerari. Senza ViaMichelin nè GoogleMaps, potevamo contare al massimo sull'aiuto di qualche bigliettaio della stazione che in orari morti ci dava una mano. Erano le vacanze low cost.Più o meno come i voli di oggi. Solo che duravano di più. E non credo fosse solo una questione di tempo.