Sconfinando

Della memoria e del tempo


[...] Le marce - da sole - non significano nulla. Servono se, insieme ai cartelli che elencano i nomi orrendi dei Lager e ricordano l'abominio di ciò che è stato fatto agli ebrei e ai loro compagni, ci inventeremo altri strumenti di memoria. Quotidiana. Portando nelle scuole, insieme a Train de vie, anche A forza di essere vento -lo sterminio nazista degli zingari (guarda caso prodotto dall'Opera Nomadi, finanziato dall'Unione delle Comunità ebraiche e prodotto dagli anarchici di A). Scendendo per le strade ogni volta che la paura soffia contro musulmani ed emarginati e viene usata dai fascisti di adesso - più di quanti s'immagini. Perchè è la stessa paura che riempì i vagoni piombati che partivano dal binario 21 della Stazione Centrale di Milano. Dietro casa. Dentro casa. Perchè a volte in televisione si ascoltano parole e si vedono cose da brivido. Poi si tace, c'è sempre qualcosa di ben più importante da discutere. Non c'è bisogno di essere nazisti per essere razzisti". [...]Stefano Jesurum - Corriere della Sera Magazine del 24 gennaio - pagina 34