Sconfinando

Dei segna.[libri][tempo]


La creazione della mia libreria su Anobii è lavoro lungo e di pazienza. Piacevole. Indubitabilmente piacevole. Semplicemente, e senza metodo, affronto scaffali o porzioni di essi, inserendo, cercando, richiedendo. Ogni tanto mi scoraggio, quando ho troppi testi privi di Isbn, ma la solerzia di Anobii e la bravura di altri anobiani che mi hanno preceduto, sveltiscono il lavoro. Chi rallenta, però, sono io. Che non mi limito a prendere un libro e catalogarlo, ma devo ogni volta sfogliarlo, leggiucchiarlo qua e là, ripassarlo. E che mi perdo nei cimeli. Biglietti del treno, cartoline, appunti, messaggi. Segnalibro improvvisati, lasciati lì tra le pagine, a segnar un tempo, più che una frase. Qualche dedica riporta volti o momenti, rare note a matita, un fiore, una viola, quadrifogli a profusione. Li cercavo nei vasi di trifoglio di mia nonna, ce n’erano troppi per portare davvero fortuna. Scartavo i pentafogli (chissà se si chiamano così), mentre i rarissimi esafogli andavano sempre donati, secondo un mai accertato rituale scaramantico. Li ritrovo tutti. E lì li lascio. Semplicemente cincischio, tra un Isbn e un commento. Che fretta c’è?