Sconfinando

Senso unico


"Inn scapaa, inn scapaa!" Il risveglio, quel mattino, arrivò con il grido della portiera, che si levava dal cortile annunciando alla casa e alla via intera la novità. La Casa del Fascio, dietro l'angolo, vuota e abbandonata e per strada quell'andirivieni di persone cariche d'ogni cose, pentole, coperte, materassi, in un saccheggio che sapeva di rivincita più che di bisogno.Questo è il 25 aprile delle memorie private della mia famiglia, nel racconto ogni anno ripetuto di mia nonna. Il 25 aprile della memoria collettiva parla di Liberazione e di Libertà, di Resistenza e di Partigiani. Di una guerra che finiva. E solo di questo parla e continuerà a parlare. E come potevamo noi cantarecon il piede straniero sopra il cuore,fra i morti abbandonati nelle piazzesull'erba dura di ghiaccio, al lamentod'agnello dei fanciulli, all'urlo nerodella madre che andava incontro al figliocrocifisso sul palo del telegrafo?Alle fronde dei salici, per voto, anche le nostre cetre erano appese, oscillavano lievi al triste vento.Salvatore Quasimodo