Sconfinando

Delle date e dei [privati] ricordi


Stamattina per me è stato automatico, uno sguardo alla data e quel ricordo scolastico che si insinua tra le nebbie del sonno. Ei fu, siccome immobile...E quell'aneddoto, ripetuto da mio padre, a me, mio fratello, le mie figlie, che un po' diventa ricordo di famiglia, come una fotografia priva di contorni, perchè alla fine null'altro emerge, se non la presenza di spirito di quell'insegnante, che di fronte all'allievo che pappagallescamente litaniava:Ei fù siccòme immobiledatò il mortàl sospirostettè la spoglia immemoreorbà di tanto spirosi alzò in piedi e declamòSe tù così la reciticarò Aiello miomi fài venire i brividivà siediti per Dio.[Il trascriverla qui è come voler fermare qualcosa nel timore che si perda del tutto e per sempre. Come una memoria non condivisa.]