Non è solo una contentezza di bandiera, quella che ieri sera mi ha colto all'annuncio dei riconoscimenti a Garrone e Sorrentino al festival di Cannes. Mi fa piacere che vincano film nei quali si torna a parlare di noi. Noi come Italia e come italiani. Noi come specchio nel quale guardarci, anche impietosamente. Il ritorno al cinema di impegno, come contraltare a certi intimismi di maniera, a loro volte contrapposti ai panettoni natalizi o alle muccinate adolescenziali. E non è vero che il raccontarci e il farci raccontare fa male all'Italia, come ha dichiarato la signora Tronchetti Provera qualche giorno fa. Semmai il contrario. L'analisi, la critica e l'autocritica aiutano noi per primi, magari fornendoci spunti per sollevarci almeno un poco dalla mediocrità dilagante. Il fatto che io abbia una vera passione per Toni Servillo è naturalmente collaterale alla contentezza non di bandiera. Del resto, Benicio Del Toro è ben più che meritevole. p.s. sono in partenza. per qualche giorno non sono certa di riuscire a leggere e rispondere ad eventuali commenti, nè riuscirò a sbirciare con costanza nei vostri blog. Cercherò di mantenere aggiornato il mio diario di viaggio, questo sì. Vi rileggerò con il piacere di sempre al mio rientro.
Delle Palme, che d'oro non sono
Non è solo una contentezza di bandiera, quella che ieri sera mi ha colto all'annuncio dei riconoscimenti a Garrone e Sorrentino al festival di Cannes. Mi fa piacere che vincano film nei quali si torna a parlare di noi. Noi come Italia e come italiani. Noi come specchio nel quale guardarci, anche impietosamente. Il ritorno al cinema di impegno, come contraltare a certi intimismi di maniera, a loro volte contrapposti ai panettoni natalizi o alle muccinate adolescenziali. E non è vero che il raccontarci e il farci raccontare fa male all'Italia, come ha dichiarato la signora Tronchetti Provera qualche giorno fa. Semmai il contrario. L'analisi, la critica e l'autocritica aiutano noi per primi, magari fornendoci spunti per sollevarci almeno un poco dalla mediocrità dilagante. Il fatto che io abbia una vera passione per Toni Servillo è naturalmente collaterale alla contentezza non di bandiera. Del resto, Benicio Del Toro è ben più che meritevole. p.s. sono in partenza. per qualche giorno non sono certa di riuscire a leggere e rispondere ad eventuali commenti, nè riuscirò a sbirciare con costanza nei vostri blog. Cercherò di mantenere aggiornato il mio diario di viaggio, questo sì. Vi rileggerò con il piacere di sempre al mio rientro.