Sconfinando

Delle letture, in viaggio


Il bello delle lunghe, lunghissime ore di viaggio è potersi dedicare ad altrettanto lunghe letture senza l'ansia del qualcosa d'altro che incombe. Così nella prima tratta sono riuscita a terminare Trauma, di Patrick McGrath. Giusto giusto un libro da viaggio, lento quel tanto che basta per appoggiarlo e poi riprenderlo tra un pisolino e l'altro. E un finale che vorrebbe essere sorprendente e che sorprendente non è. Il libro giusto per non rialzare nemmeno di un millimetro le quotazioni della categoria "analisti" nella mia personale classifica. Nella seconda tratta mi sono data invece alle letture "di genere". In una piacevole alternanza son passata dai paesaggi de "Le forme del vento" (grazie miri!) ai personaggi de "L'uomo che allevava i gatti" di Mo Yang. Suggestivi entrambi. Ed entrambi in netto contrasto con questo luogo nel quale son stata catapultata. Dalla mia finestra file di macchine e grattacieli, lucidi sotto la pioggia battente. Spente le luci del giorno, sarà uguale a Blade Runner. Cerco ispirazione sulla guida: niente cattedrali gotiche. L'unica guglia è quella del 101. Non credo di avere altre scelte.