Sconfinando

Del dignitoso vivere. E del dignitoso morire


Non è un traguardo. Non è un successo. E' solo un primo passo in un percorso ancora lungo per un Paese come il nostro. Un Paese nel quale il vuoto legislativo diventa l'alibi per non riconoscere dignità anche al desiderio di non vivere quando non c'è più speranza, quando non c'è più nulla se non il rumore delle macchine che simulano la vita. E c'è solo da augurarsi che nessuno chieda e imponga un passo indietro, ingiusto e doloroso per chi resta vorrebbe lasciarla andare. E c'è solo da augurarsi che questa sia l'occasione giusta per tornare a parlare seriamente di testamento biologico e di dignitoso morire. Su questo tema ha scritto qualche giorno fa Cateviola. Chi lo desidera, può leggerla qui.