Sconfinando

Evergreen


Esausti dopo ore di coda, ci aggiriamo per l'autogrill con l'aria di quelli che fan di tutto pur di strappare altri cinque minuti al momento di risalire in macchina. E inevitabilmente ci fermiamo davanti ai tavoli stracolmi di libri e cd. Gli Harmony e i romanzi sentimentali da una parte, le novità letterarie dall'altra. Rizzo e Stella vanno ancora tanto, insieme a Saviano. Poi Camilleri, i giallisti americani, Hosseini e di nuovo L'eleganza del riccio.Tra i Cd, tolto l'onnipresente Vasco, l'imbarazzante scelta è tra improponibili compilation. Di pinne e occhiali e  cieli in una stanza ce n'è a iosa, così come van sempre forte Wilson Pickett e Aretha Franklin. Evergreen li chiamano, no? Una post-adolescente allunga la mano verso un Tutto Rino Gaetano. Il suo ragazzo la ferma e le chiede chi è. Lei canticchia "Gianna Gianna" come risposta. "Ma ha fatto solo questa, chettelocompriaffare". "Ho visto il film. Ce ne erano altre carine". Dentro di me ripeto "Mio fratello è figlio unico", e mi avvio di nuovo, stancamente,  verso la macchina.