Sconfinando

A[E]li[e]mentari coincidenze


A me questa cosa dei segni, delle coincidenze, delle casualità non così casuali piace sempre un sacco. Anche se poi non so interpretarla. Per cui mi dico che un senso c'è e il limite è mio che non riesco a coglierlo.Perchè non può essere altro che una singolare coincidenza il fatto che mentre a Ginevra si discute sulle sorti del Pachino e del Sanmarzano, io abbia pescato, tra i "corti di carta" che cominciano ad accumularsi sullo scaffale proprio American Parmigiano di Wu Ming. Carino. Carinocarinocarino. Imprevedibile per di più. E con un bel solleticare tutte le italiche manie per la genuinità alimentare. "Per noi è già abbastanza dannoso che possano chiamare parmesan il loro formaggio di merda. Se potessero venderlo come Parmigiano lo troveresti anche al Polo Sud. Invece è cosa nostra, l'abbiamo inventato noi, cazzo. Loro si tengano la Coca-Cola e gli hot dog". Una storia che si snoda tra Benjamin Franklin, Thomas Jefferson, Google Maps e il Consorzio per la Tutela del Parmigiano Reggiano. E che si legge tutta d'un fiato, con un occhio a quel tomone di Q sul quale mi sfransi anni fa. Sulla questione nodale, invece, quella che vede opposti protezionisti e neoliberisti, ammetto di non avere le idee particolarmente chiare. Trovo un po' inconcepibile, in tempi energeticamente difficili, far viaggiare il riso per 9000 e rotti chilometri per arrivare da Bangkok a Milano. Anche le patate, a dire il vero.