Sconfinando

Delle invenzioni che piacciono a me


Ieri sera non ho potuto evitare un moto di emozione, nel mio raid prevacanziero in Feltrinelli, trovandomi di fronte alla pila ordinata della ristampa di "Un albero cresce a Brooklyn". Lo aveva segnalato qualche tempo fa Skizo, ma finora non mi ci ero mai imbattuta. Invece era lì, il libro della mia adolescenza. In una pila non più intonsa, più bassa delle altre vicine. E mi sono immaginata altre come me, che alla loro copia non rinuncerebbero mai, a combattere la tentazione di comprarlo un'altra volta, per regalarlo alle piccole donne di casa. Da una quarantina d'anni il libro risultava fuori commercio e introvabile, se non per qualche colpo di fortuna su qualche bancarella di libri usati. Fin che quest'anno Neri Pozza non ha deciso di riportarlo alla luce. E meno male, vien da dire. Poi penso a quanti introvabili albergano sui miei scaffali e quanti gioiellini risultano ormai perduti, piegati alla logica del "non si vende". Perchè poi funziona così, nelle dinamiche dell'un tanto al chilo delle quali siamo in fondo un po' tutti vittime ma anche artefici.Così, non posso che applaudire con tutto l'entusiasmo che posso e so, quando leggo della Espresso Book Machine che arriverà a ottobre nelle librerie inglesi. Libro fuori catalogo? Pas des problemes, direbbero a Parigi. Lo si prende come il caffè della macchinetta. Sette minuti et voilà, il libro è pronto e stampato, senza aggravio di costi rispetto al prezzo di copertina. Vecchie edizioni, libri fuori commercio, rarità possono ritornare in vita, grazie anche ad editori disponibili a digitalizzare gli interi loro cataloghi. Per non parlare degli editori e degli autori minori. Quelli che fan fatica a entrare nei circuiti "giusti", ma che all'improvviso vengono alla luce con la forza del passaparola. Vuoi mettere l'opportunità? Qualcuno lo chiama on-demand. Per me è quasi magia.