Sconfinando

The shop around the corner


l'immagine è di Rosieee-xoLa libreria che da sempre, da che io mi ricordi, sta sotto casa di mia madre chiude. Cioè. Non è che chiude. Cambia. Radicalmente. I libri nel bugigattolo che fino a pochi giorni fa serviva da magazzino, da punto vendita nel periodo della scolastica, da punto impacchettamento nel periodo natalizio. Nello spazio più grande, giochi educativi, libri per bambini, oggettistica. Un'altra cosa, cioè. Non ce la facciamo, mi dicevano qualche giorno fa i due ragazzi che da una decina d'anni, forse di più, l'hanno presa in gestione. I margini. La concorrenza. Il supermercato. L'edicola. La grande libreria aperta in Porta Garibaldi, che si è portata via un po' di quei pendolari che al ritorno un salto da loro comunque lo facevano. Le logiche di mercato. Gli editori, che consegnano un tanto al chilo all'iper e che lasciano a secco i piccoli come loro. E non è solo una questione di sconti e di vendite di impulso, perchè capita a tutti di infilarlo quel libro nel carrello mentre si gira tra le corsie per pane-latte-caffè. E' la logica del best seller, che ci vuole tutti lettori degli stessi libri nello stesso tempo. E che non ci insegna più a cercare. Nè a scoprire. Sono passata da loro domenica, mentre riempivano di orsetti, cubi di legno, colori a dita scaffali prima pesanti di libri. E mentre trasportavano, due porte più in là, scatoloni e scatoloni di parole e immagini. E lo so che fa tanto C'è post@ per te, però il magone non l'avevo solo io.