Non posso che essere contenta dello stop al decreto Gelmini, soprattutto per quel che riguarda il maestro unico, e del rinvio della riforma delle scuole superiori. Che poi, se uno conosce appena appena come funzionano le cose qui da noi, il posticipo al 2010 può anche essere il primo passo per quei sine die che ci piacciono tanto. Mentre la libertà di scelta sul maestro unico, alla fine a me sembra tanto un mantenimento dello status quo. Lecite, però, a questo punto, mi sembrano alcune domande. Era davvero necessario tutto questo bailamme? Invece di correre ai ripari ex post, non sarebbe stato meglio cercare dialogo e accordi prima? E poi, quei famosi 8 milioni di euro di risparmi improcrastinabili, non ci sono più? Sono stati stralciati dalla finanziaria oppure qualcuno li ha nascosti in qualche cilindro, pronto a tirarli fuori a tradimento? Così come lecite mi sembrano anche le perplessità di fronte a queste marce indietro improvvise e malamente giustificate [Per dare modo alle famiglie di essere correttamente informate sui rilevanti cambiamenti, si legge nella nota del ministero] [Una serie di casualità, si legge invece sulla nota Rai dopo la censura a Brokeback Mountain], come se la mano destra non sapesse mai quel che fa la sinistra e quando finalmente se ne accorge le toccasse correre a frettolosi ripari.Per ora, comunque, prendo il buono che è arrivato e resto in vigile attesa. Non si sa mai, diceva mia nonna.p.s. ci sarebbe anche l'aneddoto grazioso del PdC che intervenendo a non so quale convegno annuncia l'uscita della Bruno Mondadori (con tutto il suo indotto) dal settore libri scolastici, perchè il decreto Gelmini ne impedirebbe la crescita sostenibile in termini economici. Notizia smentita dopo poche ore dal Gruppo, indignato per una fuga di notizie false e per la loro logica ripresa a mezzo stampa. Peccato che, registrazioni alla mano, l'autore della "sconsiderata" dichiarazione fosse lo stesso patron. Mettersi d'accordo prima no eh? Recupero i link. Adesso è tardino.
Scuola: indietro tutta
Non posso che essere contenta dello stop al decreto Gelmini, soprattutto per quel che riguarda il maestro unico, e del rinvio della riforma delle scuole superiori. Che poi, se uno conosce appena appena come funzionano le cose qui da noi, il posticipo al 2010 può anche essere il primo passo per quei sine die che ci piacciono tanto. Mentre la libertà di scelta sul maestro unico, alla fine a me sembra tanto un mantenimento dello status quo. Lecite, però, a questo punto, mi sembrano alcune domande. Era davvero necessario tutto questo bailamme? Invece di correre ai ripari ex post, non sarebbe stato meglio cercare dialogo e accordi prima? E poi, quei famosi 8 milioni di euro di risparmi improcrastinabili, non ci sono più? Sono stati stralciati dalla finanziaria oppure qualcuno li ha nascosti in qualche cilindro, pronto a tirarli fuori a tradimento? Così come lecite mi sembrano anche le perplessità di fronte a queste marce indietro improvvise e malamente giustificate [Per dare modo alle famiglie di essere correttamente informate sui rilevanti cambiamenti, si legge nella nota del ministero] [Una serie di casualità, si legge invece sulla nota Rai dopo la censura a Brokeback Mountain], come se la mano destra non sapesse mai quel che fa la sinistra e quando finalmente se ne accorge le toccasse correre a frettolosi ripari.Per ora, comunque, prendo il buono che è arrivato e resto in vigile attesa. Non si sa mai, diceva mia nonna.p.s. ci sarebbe anche l'aneddoto grazioso del PdC che intervenendo a non so quale convegno annuncia l'uscita della Bruno Mondadori (con tutto il suo indotto) dal settore libri scolastici, perchè il decreto Gelmini ne impedirebbe la crescita sostenibile in termini economici. Notizia smentita dopo poche ore dal Gruppo, indignato per una fuga di notizie false e per la loro logica ripresa a mezzo stampa. Peccato che, registrazioni alla mano, l'autore della "sconsiderata" dichiarazione fosse lo stesso patron. Mettersi d'accordo prima no eh? Recupero i link. Adesso è tardino.