Sconfinando

Doverose rimembranze - 12 dicembre 1969


Ci sono storie che non dobbiamo mai stancarci di ascoltare. Come i bambini con le favole, anche se queste, purtroppo, favole non sono. Però sono anche queste storie che fanno paura e come le favole insegnano qualcosa, insegnano a vivere, a capire gli incubi e ad allontanarli, non a rimuoverli, non a dimenticarli, ad affrontarli e sconfiggerli, crescendo.  Storie come questa, come la strage di Piazza Fontana, sono gli incubi che hanno sconvolto l’infanzia della nostra repubblica, un’infanzia lunga, lunghissima, da cui non siamo ancora usciti. Siamo ancora qui, ingenui, fragili, feriti come i bambini, ma anche testardi, sensibili e giusti, come loro. Per questo è importante ascoltarle e riascoltarle, quelle storie, tutte le volte che qualcuno si prende l’impegno di raccontarle, perché ci aiutano a crescere e a farlo diventare adulto e forte, questo ingenuo, fragile e ferito Paese. La similitudine con le favole, però, si ferma qui.Forse gli orchi e le fate non sono mai esistiti. [Queste cose] ... invece sono accadute davvero. [Qualcuno] le conosce per averle vissute, molti di noi soltanto per averle ascoltate, anche se mai abbastanza.Ma fanno male lo stesso, in tutti i modi.Carlo Lucarelli