Sconfinando

Oscar, oh yeah!


Sono sempre molto contenta quando finisce Sanremo, anche quando non lo guardo, perchè subito dopo ci sono gli Oscar e quello lì sì che è un rito ciclico che mi diverte. Quest'anno, poi, ero particolarmente curiosa, perchè nella rosa delle nomination c'erano davvero un sacco di film che mi piacerebbe vedere. E ovviamente stamattina la prima cosa che ho fatto è andarmi a guardare i risultati. Per The Millionaire sono contenta. Avevo letto Le dodici domande di Vikas Swarup due estati fa e lo avevo trovato gradevolissimo e molto originale nell'impianto narrativo. Mi incuriosisce, anche se io sono e resto una dei milioni che fanno fatica ad avvicinarsi ai film dopo aver letto il libro dal quale sono tratti. Così come mi incuriosisce anche Kate Winslet: The Reader è in cima alla lista dei "da vedere". Sono contenta per Sean Penn, dicono strepitoso in Milk. Resta da capire come un Paese che vota a valanga la canzone di Povia riesca anche a comprendere il senso di questo film, ma mi hanno insegnato fin dai tempi della scuola a non porre limiti alla Provvidenza. Mi spiace però per Mickey Rourke. Insomma, per chi come me ha abbastanza anni per ricordarselo sfolgorante in quel fumettone di Angel Heart, bellissimo e perfetto, l'Oscar per The Wrestler avrebbe avuto il sapore del riscatto e della rivincita. Un segno positivo, a indicare che dalla china si puòanche risalire. Perchè lui, così suonato e rintronato da se stessoprima che dagli altri, fa tanta tenerezza.