Sconfinando

Condurre la condotta


34.311 cinque in condotta nelle scuole italiane nel primo quadrimestre. E' da ieri che non si parla d'altro, soprattutto per radio, con il contorno di fastidiosamente garruli speaker a ricordare orgogliosi i loro sette di millanta anni fa. Ora, ci sarebbe da capire cosa significhino questi cinque e come si traducevano, negli anni passati, nel cosiddetto giudizio sintetico. Perchè delle due l'una: o i sufficiente e i buono degli anni passati non corrispondevano al vero, o questa volta la necessità del giro di vite si è tradotta nel gesto simbolico. Giusto per mandare un segnale a qualcuno, non necessariamente lo studente. Un "ci stiamo pensando" dimostrativo, tutto qui. Non oltre, ecco.Del resto, in un Paese che vive di proclami e di roboanti prese di posizione, la pioggia di cinque in condotta è l'ennesima voce grossa, a fronte di situazioni che non si sanno fronteggiare. Ma del resto, in un Paese nel quale il Presidente del Consiglio dà bella mostra di sè facendo le corna nelle foto ufficiali dei summit internazionali, racconta barzellette di pessimo gusto, si lancia in facezie sui ministri di altri governi, ironizza sul colore della pelle del nuovo presidente americano, e, soprattutto, sembra ignorare i principi fondanti della Costituzione del suo Paese; in un Paese nel quale i membri del Parlamento arrivano alle mani durante le discussioni in aula; in un Paese nel quale l'insulto è strumento dialettico, i cinque in condotta non fanno che dimostrare una sola cosa: stiamo preparando la nostra futura classe dirigente. Chapeau.