Sconfinando

Fatti e mis.fatti


Va beh, io Il Fatto Quotidiano l'ho comprato, oggi. Vuoi perché i Numeri Uno mi incuriosiscono quasi sempre. Vuoi per la sovrabbondanza di firme, che van oltre Padellaro, Gomez e Travaglio e passan per Corrias, Orlando, Telese, Colombo, Stajano, Barbacetto e Fini [Massimo]. Vuoi perché è comunque un'altra voce. Marginale probabilmente, di pancia certamente, ma comunque contro. Che dire, a qualche ora di distanza dalla prima lettura? Che ci sia un bel po' di dipietrismo e un po' di grillismo di sottofondo è di per sé un bel limite. Però mi piace l'idea del quotidiano che non fa l'ultima ora e sceglie la via dell'approfondimento, della riflessione, dell'analisi su tematiche nazionali e internazionali. Mi piace meno lo stile. La prima di oggi è equivalente a una di Libero o de Il Giornale, semplicemente ribaltata nelle intenzioni. Grammaticalmente, sintatticamente, lessicalmente, poi, ci sarebbe parecchio da ridere ridire. Un blog style che mal (per me) si concilia con la carta. E comunque nessun'altro non si scrive così. Come scrive Woland da Skizo su FriendFeed, gli si può dare un'altra settimana di prova. Poi, redde rationem.scritto dopo: Della veste grafica si discute, sempre su FriendFeed, da Luca Sofri e da Paul the wine guy.