Sconfinando

Alessitimia


... che credo di averlo già usato, tempo fa, questo titolo. E poi lo zio Google mi ha anche aiutato a ritrovarlo. Qui.In realtà c'è un po' di vuoto emozionale, in questi giorni. A dire il vero, lo tradurrei più con stanchezza. Perché le corde dell'indignazione, a furia di vibrare, quasi non si percepiscono più. E si diventa come quelli che con lo sciame sismico ci han convissuto per mesi o per anni, fin che lo sciame non è più stato tale; ed è stata catastrofe. E ieri ho sorriso amaramente nel sentir Tremonti cantar l'elegia del posto fisso. Perché sulla flessibilità ci han marciato per anni, fino a convincerci che fosse  cosa buona e giusta. Perché poi c'è questo equivoco di fondo, sul quale a in più d'uno ci han giocato: la flessibilità mentale, quella che ti consente di non irrigidirsi in ruoli, posizioni, mansioni, non è sinonimo di incertezza. Perché Lorenzo De' Medici l'abbiam letto tutti, ma tutti ugualmente sappiamo qual è il valore della serenità e quale il peso di un oscillar continuo dalle stelle alle stalle. Col rischio di restarci nelle stalle. Incollati al pavimento.