Sconfinando

La sindrome di Renato [Cestiè]


Farewell, Rip, Adieu a Erich Segal. Che ho scoperto oggi aver sceneggiato Yellow Submarine, oltre ad aver scritto e tradotto in film la madre di tutte le storie strappalacrime. Che poi quando è uscito, Love Story, io non ci sono andata al cinema a vederlo, perché ero piccola, probabilmente, e perché comunque i miei non mi ci avrebbero portata. Ho fatto in tempo, però, due o tre estati dopo a beccarmi La neve di primavera di Renato-il-lentigginoso-Cestiè, cioè il massimo, per l'epoca, in termini di languori pre-puberali. Comunque io Love Story l'ho visto da grande. In una di quelle serate con le amiche, nelle quali programmaticamente ci eravamo munite di fazzoletti, vino e schifezze, pronte per la catarsi sul divano. Non avevamo previsto, però, l'effetto Emme. Emme come M. Come Maschi. Morosi. Masochisti. Intenzionati a rovinarci la serata, ci si sono intrufolati con una scusa. E la morte di Ali McGrew MacGraw si è consumata fra irrefrenabili quanto irrispettose risate. E non hanno neppure detto che gli dispiaceva. Ecco.  Forse ci amavano davvero.