Sconfinando

La Casa sull'Albero


Ovvero excusatio non petita.La Casa sull'Albero l'ho costruita un anno fa. Perché avevo bisogno di cambiar qualcosa e dopo essermi tagliata i capelli e provato un colore nuovo mi rimaneva solo la disposizione dei mobili. Forse avevo bisogno di aria diversa, tutto qui. C'era anche il motivo serio, quello che funge da scusa quando si è a corto di argomenti. Avevo bisogno di poter aggiornare i miei blabla non necessariamente partendo da un computer. Perché davanti a un pc ci lavoro e poi mi prendono i sensi di colpa. E allora scrivo sul tram, in metro, sul treno, magari in cucina, mentre cerco di non far bruciare il sugo. E come la parola detta che non torna indietro, anche le cose che scrivo poi finisco per non pubblicarle quando è passato tempo e quando il buzzo non è più quello buono. Invece nella Casa sull'Albero posso farlo. Senza nemmeno preoccuparmi se l'impaginazione è venuta bene. Al limite la riordino dopo. Come una stanza quando rientro a sera. E mi rendo conto che il signor Filippo_underscore aveva ragione quando mi diceva prima o poi dovrai scegliere. E in un anno mi sono abituata a star sull'albero. Anche perché la casa l'ho arredata con tutta una serie di ammennicoli di quelli che piacciono a me, che mi consentono di sapere quando scrivete e quando no. E di venirvi a trovare. E se volete, potete salire anche voi sull'Albero. Vi aspetto qui.  Un'ultima nota, che aggiungo qui e che vuol essere anche una risposta a voi che mi avete scritto. Naturalmente, lungi da me l'idea di far traslocare alcuno di voi! E siccome so che a volte registrarsi, crearsi un nuovo nome, o un'identità con una estensione differente può essere noioso, nell'altra casa ho lasciato la possibilità di commentare a tutti, anche in forma anonima. Se lo volete, ecco.