Sconfinando

oggi è giornata di sperimentazione...posso avere la ricetta del risotto con pere e gorgonzola..:-))) in quanto al resto... concordo... a volte rendiamo difficile ciò che è facile. perchè ci lavoriamo trpppo sopra.

Come si faccia nelle cucine serie, non lo so. Io ti dico come funziona da me. Però al padre e alla prole piace assai: o hanno gusti depravati, oppure è buono davvero. Il procedimento è quello per un normale risotto, tenendo presente che il brodo non dev'essere troppo salato, perchè poi arriva il gorgonzola che di suo è saporito. Nel mio caso, allungo il brodo, che in genere è una operazione che mi viene piuttosto bene anche fuori dalla cucina.
A metà cottura aggiungi una congrua quantità di gorgonzola al riso. Il congrua dipende da quanto ami il gorgonzola (noi molto). Il gorgonzola, attenzione, meglio sia quello piccante, perchè più saporito.E poi lascia quelle venature blu che sono un piacere per l'occhio. Vedrai che il risotto assume di suo quella mantecatura che altrimenti dovresti fare a fine cottura.
A fine cottura, invece, aggiungi una pera tagliata a fettine. Anche in questo caso, dipende dalla pera. Una decana è bene venga aggiunta all'ultimo momento, perchè se no si disfa e i sapori si confondono. Se la pera è un po' più soda puoi aggiungerla qualche minuto prima. Personalmente preferisco le decana, ma anche in questo caso è solo questione di gusto personale.
E se desideri che l'occhio abbia la sua parte, nel piatto decori con qualche fettina di pera.
Ah, il riso. A casa mia Arborio.
Pronta a essere corretta da tutti i veri cuochi. Io non la sono.

sperimentazione assicurata, anche se il mio personal trainer mha detto che ne devo mangiar poco...:-)))

Uh.. pure il personal trainer? Questo mi deprime alquanto... Al massimo ho il personal computer io. Comunque fa piatto unico, margy. Il gorgonzola è buono, ma devastante sotto altri aspetti. :))

Porca miseria... Ho lasciato due sgommate di acquolina in bocca sulla manica della camicia... :-)))

Il fieno, di suo, occupa uno spazio. La corda, di suo, un po' cede (soprattutto se la fame è molta). Il collo dell'asino pure, prima che soffochi. Secondo me l'asino ce la può fare a mangiare, se ha la lingua lunga quanto me.

Scusate, non avevo letto la fine. Sono troppo veloce. E sbaglio.

Velocità della luce, più o meno. :)

Più più che meno. Con inevitabili ripercussioni sui tempi (plurale, plurale).

Plurale. Ma è questione di quantità o di unità di misura?

Mi hai fatto venire inmente un post. Vado?

Sul tempo? O sui tempi?

Mi è partito un post, scusa. Lo sai come sono.

Mi hai fatto venire in mente una trappola simile, ad un corso di formazione.
L'obiettivo del test era proprio dimostrare che spesso, nella vita, immaginiamo dei vincoli che in realtà non ci sono.
Il docente ci mostrò un quadrato, che divise in quattro parti uguali, tracciando le due diagonali. Poi chiese di dividere in cinque parti uguali.
Sviati dall'esempio, a nessuno venne in mente, almeno non subito, la soluzione più banale.