Sconfinando

Letta poco fa anch'io, e non mi è piaciuta per nulla.
Primo per l'esperienza terribile a cui sono stati esposti questi ragazzi, "indesiderabili" a differenza dei loro compagni. Secondo per l'approssimazione con cui qualcuno, non è chiaro chi, ha affrontato questa storia.
Caffé?

Il punto è proprio questo: se ci sono dei regolamenti così stringenti li si dovrebbe conoscere. E non si fa subire l'umiliazione di un rimpatrio (con tanto di croce di espulsione) a quattro persone che hanno il solo torto di appartenere a una lista di non graditi.

Ma Londra è ancora Europa?

Sembrerebbe. Forse.

sono un pochino frastornata da questa notizia, perchè coi tempi che corrono, tra poco forse anche noi entreremo nel novero degli stati indesiderati.... comunque una bella alternativa potrebbe essere dirottare le visite scolastiche altrove ... laddove siano desiderati tutti quelli che NOI accogliamo... ciao miti..

Ho proprio pensato a questo: se un domani anche una delle mie figlie si trovasse rimpatriata perchè nel Paese che intende visitare per studio, ci sono regole tali da renderla non gradita in mezzo a un gruppo di graditi. Perplessa.

Leggendo la notizia come riportata, mi viene da pensare ai commenti che tutti voi avete espresso. Sono anche io molto sorpreso e disgustato come si possa definire prima di tutto un cittadino del mondo "indesiderato". Secondo quali parametri? Non mi direte che tutti i cittadini di questi paesi sono terroristi? Voglio ancora confidare che un governo come quello britannico abbia adottato misure precauzionali nel buon senso e spiegherà il gesto (o si scuserà formalmente)alle autorità italiane. Voglio ancora confidare che il governo italiano sappia far luce e chiarezza in questa vicenda, pretendendo le giuste spiegazioni dalle autorità britanniche.

Anche io, ti dirò, ho cercato qualche notizia in più, per evitare di cadere nella solita notizia-bufala tanto per fare scalpore. La notizia è riportata dall'Eco di Bergamo e da Repubblica. Di più non so. Di certo è plausibile. Non comprensibile, invece, è la latitanza di chi avrebbe dovuto informare preventivamente, al fine di evitare un'esperienza così spiacevole.

Ho letto la notizia e mi dispiace per gli sfortunati studenti. A quanto ne so io, gli accordi di Shengen prevedono la libera circolazione delle persone. Anche i cittadini extracomunitari, che abbiano un valido permesso di soggiorno rilasciato da uno dei Paesi UE (come presumo quegli studenti avessero) possono circolare liberamente nell'area Shengen. Peccato però che Irlanda e Gran Bretagna non ne facciano parte per quel che riguarda questo aspetto. E' dal 1997 che noi si circola liberamente in Europa, ma nn in quei Paesi che, credo, abbiano il diritto di decidere chi è gradito e chi no. Dovevano informarsi meglio prima della partenza per nn far subire quest'esperienza ai ragazzi. Esperienza che nn considero cmq così traumatica, visto che erano in Inghilterra. Credo lo sarebbe stata molto di più se fosse stato viceversa. Prima che mi tiriate le pietre (spero solo virtuali) vorrei raccontare di mio figlio, il grande, quando viveva in Grecia. E' stato arrestato più volte, lui ed altri ragazzi, per la maggior parte europei (Francia, Danimarca, Germania, Spagna GB e Finlandia le nazioni che ricordo). Dopo l'arresto, per soli motivi ideologici, i ragazzi chiamavano ciascuno la propria ambasciata. Con quella italiana, trovava sempre la segreteria telefonica. Stessa sfortuna avevano gli altri europei. S'è ricordato di avere un altro passaporto; altra telefonata, operatore che risponde stavolta. Nel giro di mezz'ora, arrivo del vice console con auto diplomatica, scorta e avvocato e in poco tempo tutti fuori, anche gli europei. Questo succedeva regolarmente ogni 3/4 mesi, tanto che il vice console gli ha dato il suo numero di cellulare, caso mai nn fosse stato in ufficio. Quel che viene da chiedersi è quale sia la tutela che noi italiani si ha all'estero da parte delle nostre autorità consolari. comunque, mio figlio ricorda quelle esperienze con molto spirito. Ho divagato troppo, scusami Miti

Non ha divagato, Casal. Hai toccato dei tasti interessanti. Per quanto riguarda la vicenda da me riportata, stando a quanto si legge gli insegnanti si erano rivolte all'ambasciata, proprio per capire se ci fossero problemi ed avevano ricevuto tutte le rassicurazioni del caso. E' chiaro che qualcuno dovrà dare qualche spiegazione.
Non so se l'esperienza sia stata traumatica, di sicuro sgradevole e spiacevole, considerando anche che i compagni hanno potuto proseguire il viaggio. Tipico esempio di diversi tra uguali.
Sulla questione della disposnibilità delle nostre autorità consolari, devo darti ragione. Per mia fortuna mi è capitato rare volte di dovervi ricorrere, ma sempre senza esito alcuno. La peggiore è stata qualche anno fa, quando in vacanza in Austria con amici, la mia amica ebbe un bruttissimo incidente con il parapendio. Chiedere consiglio e aiuto, per capire come muoversi con le procedure ospedaliere, con il rimpatrio, con l'assistenza sanitaria, fu bussare a porte smepre chiuse. Ma non avevamo un secondo passaporto. In quel caso ci vennero in aiuto il nostro spirito e la disponibilità degli austriaci.

Nemmeno io ne ho uno di scorta. Mi è capitato di rivolgermi al consolato italiano di S. Francisco, strucca qua, strucca là, nn ne venivo a capo. Dopo mezz'ora passata a schiacciar tasti, gli ho urlato VOGLIO PARLARE CON UN ESSERE UMANO. Non avevo lasciato il mio numero, ma chissà come il giorno dopo mi hanno richiamata e sono stati gentilissimi. I miei figli hanno imparato a detreggiarsi nella burocrazia diplomatica, ma è triste per me constatare che il colore del passaporto conta molto. Ciao

P.S. Nel mio piccolo, mi è capitato di poter essere d'aiuto a connazionali all'estero con problemi di salute. Fare un fax per spedire un modello che consenta il ricovero e la tranquillità per le spese nn è una grande fatica né una grande spesa per l'azienda; a volte basta solo un po' di buona volontà (io ci credo nella customer satisfaction). Ciao

Esperienza fresca, fresca. Ieri sera la mia compagna è atterrata a Praga con un gruppo di studenti. Tra cui una studentessa albanese. La vicenda non è finita come in inghilterra solo per un maggior buon senso degli addetti all'ingresso nella repubblica ceca. Comunque c'è voluta un'oretta. La repubblica ceca non appartiene all'UE, ma non gradisce i cittadini albanesi anche se con permesso di soggiorno in Italia. Legittimo, per carità. Responsabilità? Non vorrei venisse data agli insegnanti, come al solito. A mio giudizio è il Tour Operator che deve dare informazioni corrette e precise. Tra l'altro, per quanto riguarda la repubblica ceca, il loro regolamento d'ingresso, elenca una serie di paesi "con problemi" ma lascia la discrezionalità alle autorità di confine. Credo che sia così anche in Inghilterra, non penso che "tutti" gli albanesi, peruviani, ecc, vengano respinti.

sui consolati italiani: un'amica si è trovata a beirut sotto i bombardamenti israeliani con l'aeroporto chiuso per giorni. Interpellato, il console, non ha dato la minima notizia e il minimo supporto. La frase è stata: non chiamatemi di sera perchè vado a dormire presto.

Allora, caro pelino, la repubblica ceca appartiene alla UE, eccome, dal 2004 (se sbaglio nn mozzatemi le dita). Non hanno adottato l'euro, ma il resto sì. Scusami ancora Miti, ma questo è il mio pane, per la parte sanitaria, of course

Scusarti? E di che? :) Grazie, piuttosto.
No, io non attribuisco la responsabilità alle insegnanti. C'è il tour operator e c'è l'ambasciata. qualcuno, in qualche momento, non comunicato come avrebbe dovuto. Questo è altrettanto certo.

hai ragione, il fatto che usino ancora la loro moneta mi ha fuorviato. Come direbbe qualcun altro mi inginocchio sui ceci.

uh.. chi lo dice? chi? chi?

Mi sol formentòn ehheheh

Aiuto. Intuisco: tu stai sul frumentone che è il mais?

La mia insegnante, quand'ero bambina, da brava veneta ma pessima sadica insegnante, mi metteva in castigo in un angolino in ginocchio sui chicchi di mais. Più spigolosi dei ceci.

Si vede che pelino fortunello, nella molle Milano, aveva i ceci.

ehm.. quella che si inginocchia sui ceci (secchi) sono io, di solito. :)

hehehehe, hai uno strano modo di interpretare le ricette Miti ....

che ne dite se ci facciamo una pasta e ceci..? abbiamo ricette alternative??

Io ci sto, ma usiamo quelli di Miti. Ormai dovrebbero essersi ammorbiditi con l'uso.

Io ho la ricetta dei falafel che mi ha passato snoopy qualche giorno fa. voto per i falafel. E ho anche dei ceci molto buoni, devo dire.

Secondo me i ceci secchi sono più duri del furmentùn o melgùn che dir si voglia. I falafel mi piacciono, ma i mondeghili di più.

Facciamo il test di pungigliosità su ceci e formentòn (mais per i foresti)? I ceci sono arrotondati, il mais ha quegli spuntoni che le mie ginocchia infantili soffrivano. Non ho mai visto un cece da vivo, cioè non secco; si usano freschi? I falafel li conosco, ma i mondeghili cosa sono? Buona giornata Miti & company

I mondeghili sono delle polpettine che a Milano si fanno con gli avanzi di carne. Tipici i mondeghili fatti con il lesso avanzato, magari con un fondo di arrosto. A seconda della qualità e della quantità di carne avanzata, c'è chi poi li insaporisce con mortadella o con mortadella di fegato (meglio ancora). Fondamentale il trito di prezzemolo. Senza non sarebbero mondeghili. E la mia nonna li faceva così.

è ovviamente meno grave dell'episodio che segnali, ma a me capita di frequente, arrivando negli Stati Uniti, di essere costretta a fare un secondo check del bagaglio per possibile importazione di prodotti agricoli. essendo italiana, ci si aspetta che abbia le valigie piene di salami, collane di aglio e mozzarella!

Dimentichi il caciocavallo e il prosciutto. Pericolossissimo, soprattutto quest'ultimo.

sarà per questo che a me han fatto un sopraluogo quando son tornata in italia...? comunque le polpettine di carne avanzata le facciamo pure noi..però di più usiano la carne di cavallo...:-)))